IL DOLORE NEL PAZIENTE ONCOLOGICO OGGI
Dr. Danilo G. Quarta
Medico Chirurgo Specialista in Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica
Il dolore resta uno tra i primi obiettivi che tutti i pazienti chiedono giustamente di
controllare indipendentemente dall’origine di esso.
In ambito oncologico, i progressi in ambito medico-scientifico hanno permesso
l’utilizzo di terapie antitumorali sempre più efficaci e spesso capaci di “cronicizzare” la
malattia.
Questo fatto da un lato ha portato ad una minore incidenza di dolore da cancro nel
paziente oncologico e dall’altro ad un prolungamento del tempo di malattia con quadri clinici
dolorosi per i quali è necessario intervenire in varie circostanze e in un tempi successivi.
Oggi è certamente più difficile che il paziente oncologico non trovi un aiuto adeguato
per un suo eventuale dolore.
Anche le terapie mirate direttamente al dolore sono migliorate grazie agli enormi
progressi farmacologici e tecnico-scientifici degli ultimi anni permettendo di offrire e di
adattare alle esigenze del singolo paziente una serie di farmaci e di tecniche interventistiche
molto più disponibili e accessibili rispetto a qualche decennio fa.
Alla grande disponibilità di molecole e tecniche utilizzabili contro il dolore, e questo
vale sia per il dolore oncologico sia per il dolore non oncologico, si è affiancata una
importante ricerca farmaceutica che oggi permette di sfruttare molte vie di somministrazione
allo scopo di ottenere effetti stabili e prolungati nel tempo oppure rapidi ed efficaci in caso di
dolore a rapida insorgenza (“breakthrough pain”).
Trattare il dolore nel singolo paziente oncologico è un processo complesso che
necessita di conoscenze specialistiche tecnico-scientifiche molto particolari e si articola in
alcuni momenti fondamentali:
– individuazione delle strategie di trattamento più adatte allo specifico caso
clinico e loro formulazione ed applicazione iniziale;
– eventuale prescrizione di farmaci che tengano conto il più possibile delle
peculiarità del singolo paziente, delle sue preferenze e del suo stile di vita;
– coinvolgimento multidisciplinare compreso un supporto psicologico adeguato
da parte di specialisti psicoalgologi;
– controlli cadenzati nel tempo mirati a gestire dosaggi e formulazioni
farmaceutiche in base all’andamento del dolore e della malattia di base;
– possibilità di accesso rapido del paziente allo specialista algologo per
ottenere risposte tempestive in caso di imprevista o imprevedibile modifica
del quadro clinico o per un intervento mirato in caso di utilizzo di device
antalgici totalmente o parzialmente impiantabili.
Dr. Danilo Quarta
Medico Chirurgo – Specialista in Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica